Le piante potrebbero avere, se non proprio un cuore, un battito regolare, molto lento e costante. Due nuovi studi l’hanno… auscultato. E ne hanno svelato la funzione.
D’accordo, il titolo è un po’ forte. Però è vero che molti alberi attraversano periodici cambiamenti di forma e posizione delle fronde che appaiono sincronizzati per tutte le parti della pianta, e che non dipendono dall’alternanza giorno-notte: l’hanno scoperto ricercatori ungheresi e danesi, che paragonano queste oscillazioni a intervalli regolari a una sorta di battito cardiaco vegetale, legato a un lento, ma costante, sistema di pompaggio attivo della linfa.
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Questi impercettibili movimenti sarebbero legati a cambiamenti periodici di pressione dell’acqua attraverso le radici e il fusto: gli alberi la risucchierebbero attivamente in fasi periodiche, della durata di alcune ore. Finora non si credeva che le piante potessero farlo: piuttosto, si pensava che l’evaporazione di liquidi dalle foglie innescasse una risalita passiva di nutrienti dal terreno.
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