La ridotta biodiversità nuocerebbe anche alle piantagioni commerciali.
La maggior parte delle varietà selvatiche di caffè potrebbe andare definitivamente perduta nei prossimi decenni, a causa di un mix letale di cause di cui fanno parte deforestazione, cambiamenti climatici e parassitosi.
La sentenza che arriva da uno studio appena pubblicato su Science Advances getta un’ombra di preoccupazione anche sulle piantagioni commerciali, oggi dominate da due specie prevalenti: arabica (Coffea arabica) e robusta (Coffea canephora). La prima è sensibile alle alte temperature, la seconda all’aridità del suolo. Le 124 varietà di piante selvatiche del caffè potrebbero aiutare i coltivatori a potenziare la resistenza verso l’uno o l’altro tratto, ma con meno specie a disposizione, anche le opzioni per rafforzare arabica e robusta contro le condizioni ostili diminuirebbero.
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