Sono già passati vent’anni da quando non c’è più Vittorio Gassman e ci manca tantissimo la sua straordinarietà come attore, il suo umorismo e la sua profondità intellettuale.
Se dovessimo citare i suoi film più famosi non sapremmo da dove cominciare, è stato citato spesso nei suoi articoli da Paride Leporace; Gassman ha lavorato con tutti i maggiori registi italiani, uno per tutti con Ettore Scola, indimenticabile ne La Famiglia, o ne La Terrazza.
Sfrontato ne Il sorpasso di Dino Risi, intenso in Profumo di donna, esilarante in Brancaleone alle Crociate di Mario Monicelli, Gassman era anche – e forse soprattutto – un attore teatrale magnifico.
In particolare ricordiamo una rappresentazione di Otello, dove si alternava nella parte del Moro o di Jago alternativamente con Salvo Randone, altro genio del palcoscenico. E poi Riccardo III, Macbeth, Edipo Re, e anche in questo caso a citare tutti i personaggi portati in scena nella sua lunga carriera non si finirebbe più.
Però, per finire, permetteteci di essere un po’ dissacranti – lui ne sarebbe stato contento – ricordandovi la sua lettura impostata da attore trombone dell’etichetta di un capo delicato. Se fate una ricerca su You Tube troverete anche la lettura degli ingredienti dei frollini o di alcuni menu.
Ricordarlo con una risata forse è il modo migliore.