Proprio ieri scrivevamo del paradosso dei parchi chiusi e delle fabbriche di armi aperte.
Ora sembra che finalmente fabbriche e servizi non essenziali chiuderanno. Si fermerà così anche nell’area più critica, la Lombardia, il viavai di lavoratori (si stima almeno 500.000) che prendevano mezzi pubblici spesso sovraffollati negli orari di punta, impossibilitati a rispettare la ormai mitica “distanza sociale”, per recarsi a lavorare in fabbriche e uffici non essenziali in questa fase.
Sempre ieri abbiamo raccontato il modello Corea. Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della salute Speranza, ha dichiarato: “Più guardo il caso Corea del Sud più mi convinco che dobbiamo seguire la strategia adottata da Seul. D’accordo con il ministro, sto proponendo che la si adotti anche in Italia, abbiamo già attivato un gruppo di studio per definire i dettagli”.
Ecco, speriamo che queste cose si facciano e si facciano presto e bene.
Abbiamo tutti bisogno di essere parte di una strategia chiara, intelligente, condivisa.
L’immagine di questo articolo non è scelta a caso: siamo tutti pronti a un nuovo start, per ripartire con più energia.