Nell’ultimo mese due breakdown dei server hanno messo al tappeto Facebook, Instagram e Whatsapp e i mezzi di comunicazione e condivisione più diffusi al mondo hanno smesso di funzionare contemporaneamente per ore.
Pensate a come vi siete sentiti quando ve ne siete accorti: crisi nera o senso di libertà?
I sentimenti sono contrastanti perché ci si trova davanti a un fenomeno che porta riflessioni profonde sul modo in cui viviamo. In altre parole, nelle ore di blocco ci si rende conto che senza questi mezzi siamo costretti a vivere la realtà del presente.
Vi spieghiamo cosa succede al cervello quando i maggiori social network smettono di funzionare.
La prima reazione è l’allarme
Si continuano ad aggiornare le varie pagine ma non succede niente.
La rotella di caricamento della conversazione con la migliore amica su Whatsapp continua a girare e intanto cominciamo a chiederci se a non funzionare sia il nostro telefono, il wifi di casa, la rete cellulare o le App.
Chiudi le App, disattivi il wifi, spegni e accendi la connessione dati e il telefono.
E poi adesso come potremo comunicare?
Insomma nel nostro cervello sta scattando l’allarme perché c’è qualcosa della nostra quotidianità che si è fermato e che non sappiamo come sostituire.
Crisi di astinenza
Se il tempo di blocco dei social è prolungato, potreste provare sintomi simili all’astinenza dalle sostanze stupefacenti. Nervosismo, irritazione, cattivo umore e quella sensazione legata al pensiero di perdersi qualcosa.
Ci si sente disconnessi dal resto del mondo e per questo isolati.
Cosa starà succedendo là fuori?
Quante volte avete provato a riaprire l’app per vedere se aveva ripreso a funzionare?
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