Ikea ricompra i mobili usati dai suoi clienti pagandoli (in buoni spesa) dal 30 al 50% del loro valore iniziale, in base allo stato in cui vengono restituiti. Unico problema i limiti: ad esempio no divani o armadi componibili, e niente mobili utilizzati in “contesti commerciali”. La catena di mobili, soprattutto, limita la possibilità di accettare indietro la merce al fatto che sia consegnata interamente montata. Cosa che da sola sembra vanificare l’iniziativa teoricamente improntata alla sostenibilità e all’economia circolare se, di fatto, il risparmio economico del riportare in sede librerie e armadi vale un decimo dell’affitto di un furgone tanto capiente da contenerli montati. La campagna di marketing verrà lanciata in occasione del Black Friday, i primi di novembre, ma è stata anticipata oggi con toni entusiastici da Corriere.it.
I mobili usati che saranno recuperati, comunque, avranno una seconda vita e saranno rimessi in vendita nella sezione “As-Is” dei negozi. Nel caso in cui i prodotti non fossero nelle condizioni di poter essere rivenduti saranno riciclati o donati a progetti della comunità locale.
Il lancio nel #GreenFriday: +50% del valore
La campagna sarà lanciata contemporaneamente in 27 Paesi tra cui tra cui Gran Bretagna, Australia, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Russia, con modalità diverse da Paese a Paese. In Italia, la campagna si chiamerà #GreenFriday per sottolinearne l’intento ambientalista e durerà dal 27 novembre al 6 dicembre, il periodo del Black Friday, in tutti i 21 store sul territorio italiano.
In quel periodo, i soci Ikea Family che rivendono i loro mobili di seconda mano avranno un buono maggiorato di un ulteriore 50% rispetto alla valutazione ricevuta. Il buono sarà valido per 2 anni dopo il momento del rilascio. Qui trovate tutti i dettagli dei mobili accettati e le condizioni del servizio di riacquisto.
Cosa rendere
Si tratta di scaffali, librerie, scrivanie, tavoli e tavolini, sedie, sgabelli e panche, armadi non componibili, di dimensioni max di h202/l120/p 60, cassettiere, comodini, carrelli e buffet, mobili da esterni, strutture letti bambini e culle. Niente guardaroba componibili, giochi e piccoli oggetti, ma anche niente divani e poltrone, a prescindere dallo stato. Anche per avere il rimborso minimo del 30%, inoltre, tutto deve essere completo e perfettamente funzionante, montato correttamente al momento della restituzione, pulito e non modificato.
Basta batterie usa e getta
Pienamente apprezzabile invece l’iniziativa del colosso svedese rispetto alle batterie alkaline usa e getta: Ikea non le venderà più, limitadosi alle ricaricabili. Il passaggio, che avverrà entro ottobre 2021, invita i clienti a passare a un’alternativa ricaricabile, il cui uso regolare permette di risparmiare e ridurre i rifiuti domestici.
“Diverse analisi comparative del ciclo di vita (LCA, Life-Cycle Assessment) – spiega la multinazionale – dimostrano che l’impatto ambientale delle batterie alcaline è superiore a quello delle batterie ibride ricaricabili al nichel-idruro di metallo (NiMH), se usate nei comuni apparecchi domestici che hanno un elevato consumo energetico e devono essere ricaricati con frequenza (come giocattoli, torce, casse portatili e fotocamere)”.
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