Cavalli o elefanti scomparsi da millenni da questa regione, mani, esseri umani… nel cuore della giungla, nell’Amazzonia colombiana, nel sito archeologico di Serranía de la Lindosa sono stati scoperti affreschi risalenti a 12.500 anni fa.
Decine di migliaia di dipinti
Una delle più grandi collezioni di arte rupestre del mondo è stata scoperta nella foresta pluviale amazzonica in Colombia. Gli archeologi hanno trovato decine di migliaia di rappresentazioni di animali e uomini, dipinti che risalgono a quasi 12.500 anni fa su una facciata di rocce che si estende per oltre dodici chilometri, in quella che viene descritta come “la Cappella Sistina dei tempi preistorici”.
Come si è arrivati a stabilire a quando risalgono
E’ stato possibile stabilire l’epoca della creazione di questi dipinti grazie alla presenza negli affreschi di animali ormai estinti e risalenti all’era glaciale, come il mastodonte, il parente preistorico dell’elefante che non vive più in Sud America da almeno dodicimila anni.
Si possono anche vedere immagini di “paleo-lama”, un camelide anch’esso estinto da tempo, così come bradipi giganti e cavalli.
Questi animali sono stati tutti visti e dipinti da alcuni dei primi esseri umani che hanno raggiunto l’Amazzonia. Le opere danno l’idea dell’esistenza di un’antica civiltà dimenticata. L’estensione di questi dipinti è tale che il loro studio richiederà generazioni.
La scoperta risale a un anno fa, ma…
La scoperta risale al 2019 ma è stata tenuta segreta fino ad ora in preparazione del lancio di un’importante serie di documentari programmati per andare in onda sulla tv Channel Four nel Regno Unito: Jungle Mystery: Lost Kingdoms of the Amazon (“Il mistero della giungla: I regni perduti dell’Amazzonia”).
Nei documentari vengono presentate le opere rupestri di Serrania de la Lindosa e la scoperta è stata mantenuta segreta per tutto questo tempo per consentire lo scoop al canale televisivo.
Foto di Diana Sanchez