Lo scorso mercoledì, la ministra tedesca dell’agricoltura Julia Klöckner ha presentato un disegno di legge per vietare la pratica diffusa nell’industria avicola di uccidere pulcini maschi appena nati perché improduttivi, ossia inutili alla produzione di uova.
Attualmente, 45 milioni di pulcini maschi vengono uccisi ogni anno in Germania, tipicamente mediante gas o triturazione meccanica.
Se approvato, il disegno di legge potrebbe entrare in vigore a partire da gennaio 2022. Ma la proposta della ministra prevede anche una seconda scadenza: nel 2024, grazie all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, sarà obbligatorio identificare il sesso dei pulcini non schiusi, ossia prima del settimo giorno di incubazione, affinché gli embrioni non provino dolore.
La ministra Klöckner ha dichiarato che gli allevamenti tedeschi devono assolutamente adottare metodi alternativi per evitare che i poveri pulcini soffrano senza ragione.
Tuttavia, Friedrich-Otto Ripke, presidente dell’associazione tedesca degli allevatori di pollame, ha affermato che il cambiamento proposto da Klöckner non rimarrà “del tutto privo di problemi”. La questione dovrebbe essere risolta con una legge applicabile a tutti i paesi dell’Unione Europea, con controlli sulle importazioni di uova polacche e olandesi, in cui si continuano a uccidere i pulcini nel loro primo giorno di vita.
Speriamo che questa proposta diventi subito definitiva, poiché una pratica del genere è assolutamente inaccettabile.
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