Un prestigioso studio comparso sulla rivista Pnas per la prima volta ha messo a confronto il sangue dei centenari, scoprendo una cosa che hanno in comune e capace di spiegare perché – se esiste un perché e non un insieme di fattori – solo alcune persone vivono a lungo o molto a lungo. Lo studio, condotto in Giappone da un team che comprende l’italiano Piero Carninci, si è focalizzato sui super centenari in buona salute, ancora attivi e senza esperienza di tumori o gravi infezioni.
Pare che il segreto stia in una quantità insolitamente grande di cellule immunitarie nel sangue di uomini e donne centenari.
I ricercatori confidano che proseguendo nelle analisi si possa arrivare a una terapie che aumenti il numero di ultra centenari, con una sorta di pillola capace di tenere lontani tumori e gravi malattie.
“Se riusciamo a trovare il legame tra il sistema immunitario e l’invecchiamento e la longevità, potremmo essere in grado di contribuire a prolungare le aspettative di vita in buona salute“, ha detto l’autore principale dello studio, Kosuke Hashimoto. Nel frattempo, ricordiamo che l’amore e l’amicizia sono considerate al momento il più potente elisir di lunga vita.
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