Nel Decreto Rilancio Parma rimane capitale della cultura anche per il 2021. Come rimangono a Tokyo le Olimpiadi – che si chiameranno sempre Tokyo 2020 per evitare di rifare tutto il merchandising – Parma può spostare gli eventi e le iniziative programmate per quest’anno all’autunno 2020 e all’anno prossimo.
L’assessore parmense Michele Guerra ha affermato: «Il concetto di prolungamento è importante perché significa che Parma 2020 non si ferma, ma diventa Parma 2020 – 2021; abbiamo la possibilità di riorganizzare e ripartire. Con prudenza e attenzione lavoriamo per riorganizzare il programma e portare a compimento ciò che non abbiamo potuto realizzare quest’anno».
Per il 2023 si candidano insieme Bergamo e Brescia, tra le città più colpite dal coronavirus. Superati i campanilismi storici, le due città lombarde uniscono le forze per un obiettivo comune: trasformare l’esperienza della pandemia in un’opportunità.
Per il 2022 il Ministero avverte che l’assegnazione del 2022 avverrà tra le candidature già avviate per la Capitale 2021.
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