Dario D’Elia pubblica su Repubblica un chiarissimo tutorial su quali sono le caratteristiche che deve avere il vostro smartphone per poter scaricare l’app Immuni e ci guida passo passo nell’istallazione.
Prima di iniziare è importante sapere un paio di cose:
- Lo smartphone deve avere un sistema operativo aggiornato: Per l’iPhone l’app ha bisogno della versione del sistema operativo iOS 13.5. Per i dispositivi Android, bisogna avere almeno la versione 6 del sistema operativo, e Google Play Service versione 20.18.13.
- L’app Immuni comunica con l’utente esclusivamente tramite le notifiche, ma non via SMS, telefonate, e-mail o altri metodi. “Insomma” raccomanda D’Elia: “state attenti e diffidate dalle false comunicazioni e da chi eventualmente richiede informazioni personali.
Infatti, Immuni – scaricabile dal sito immuni.italia.it – non chiede i dati personali ma “di avere almeno 14 anni”. Poi, dopo aver dato l’ok all’informativa sulla privacy viene richiesto di selezionare la regione di residenza e la provincia e l’abilitazione delle “notifiche di esposizione Covid-19″. Ed è questa la funzione che: “Consente di registrare i contatti con altri utenti usando il Bluetooth, così da poter informare l’utente in caso di esposizione, quindi la possibilità per la piattaforma di comunicare con il cittadino senza però metterne in gioco l’identità. In pratica ad ogni telefono viene associato un codice casuale, che cambia più volte ogni ora per tutelare la privacy”.
Ora aspettiamo di vedere quante persone la scaricheranno e se sarà utile per il tracciamento dei contagi. Ai posteri…
Leggi anche:
Covid-19, arriva Immuni, la app governativa
Ats Milano invia per errore sms: “Lei ha avuto contatti con un positivo al virus”