Un terzo della popolazione mondiale è confinata in casa, e addirittura il 93% delle persone vive oggi in Paesi dove è proibito per legge viaggiare. Si calcola che, rispetto allo scorso anno, il numero di passeggeri nei voli è diminuito del 90%, complessivamente nel mondo. Secondo un’analisi di settore, torneremo a viaggiare tra un anno, a metà 2021.
Cosa c’è di buono
Non è una buona notizia, ma ci sono motivi per consolarci. Probabilmente i prezzi scenderanno, per invogliare un ritorno alla normalità che non sarà veloce anche per una paura che farà fatica a lasciarci. Inoltre la pandemia ha abbassato il costo del petrolio, e dunque scenderà il costo del carburante. D’altro lato però, potrebbe anche succedere – dicono alcuni analisti – che molte compagnie chiuderanno per bancarotta, ci sarà meno concorrenza e dunque prezzi più alti. Molti posti a sedere rimarranno, almeno per un primo periodo, vuoti, e dunque un volo costerà di più. Inoltre – scoperte le meraviglie dello smart working e delle teleconferenze – si viaggerà forse meno per lavoro, e questo tenderà nuovamente a svuotare i voli e ad alzare i prezzi delle poltrone. L’aspetto positivo in tutto questo è comunque presente e non è affatto da poco. Il traffico aereo rappresentava una delle principali minacce per il clima, e rivedere le nostre abitudini, anche se in modo forzoso, risulta comunque utile all’obiettivo comune di un pianeta meno asfissiato.
Cambieranno i viaggi, spariranno le crociere?
Magari non spariranno, ma viaggi in cui il possibile effetto bomba di star confinati in una minuscola isola galleggiante saranno sicuramente, per un bel pezzo, evitati e a ragione. Sparirà questo business? Noi lo speriamo, visto l’impatto che le navi da crociera hanno avuto sulla popolazione, l’economia e la storia di gioielli fragili come la nostra Venezia. Ma anche Venezia a parte, l’idea di costruire una nave gigantesca e “viaggiare” portandosi dietro piscine, pareti da arrampicata, teatri, centri commerciali e – che ne so – piste di pattinaggio, era un’idea malata in partenza, e dall’impatto gigantesco. Forse anche qui, il Coronavirus accelererà un processo che era divenuto, oramai, inevitabile. Ma ancora una volta: consoliamoci. Molte più persone inizieranno forse a viaggiare veramente.
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Copertina: disegno di Armando Tondo